sabato 4 giugno 2022

Cartolina da Barcellona

 Oggi, alla Central del Raval, ho comperato un libro di Arthur Koestler del 1980, molto interessante. Si intitola "En busca de lo absoluto". Il titolo originale Γ¨ Bricks to Babel II. L'ho aperto a caso e mi sono trovato davanti questa pagina che traduco.

La parola "astratto" ha, nel linguaggio comune, due significati principali: Γ¨ l'opposto di "concreto" quando si riferisce a un concetto generale e non a un esempio particolare; in secondo luogo un "abstract" Γ¨, in inglese, un riassunto, un condensato di un documento di maggiore estensione. La memoria Γ¨ astratta in entrambi i sensi. Guardo un programma televisivo. Le parole esatte che pronuncia ogni attore le dimentico in pochi secondi e trattengo solo il loro significato astratto. Il mattino seguente posso solo ricordare la sequenza delle scene che costituivano la storia. Un mese piΓΉ tardi, l'unica cosa che posso ricordare Γ¨ che il programma era sulla fuga di un gangster. Qualcosa di simile avviene con i resti mnemonici dei libri che abbiamo letto, e con dei capitoli interi della nostra vita. L'esperienza principale Γ¨ stata spogliata dei dettagli, trasformata in scheletro, ridotta a un'astrazione senza colore, prima di essere confinata nel magazzino della memoria.