lunedì 14 aprile 2014

Diario Notturno 249

Preoccuparsi del proprio aspetto davanti all'irreparabile, come quando si fa visita a un moribondo o si va a un funerale, non Γ¨ meno osceno della morte in sΓ¨. L'Io non recede mai, neppure davanti al dolore e alla commiserazione. Ricco di vanitΓ  e ingratitudine, governa la psiche giorno e notte; perfino mentre dormiamo, quando l'identitΓ  sembra sparita, continua a imbastire trame e ispirare personaggi, al punto che neanche il sogno sfugge al suo dominio.
Se invece di preoccuparsi dell'inconscio, Freud si fosse dedicato alle scienze esatte, avrebbe notato che la mente segue il principio di conservazione dell'energia, secondo cui ogni organismo si nasconde dietro maschere diverse per perpetuare se stesso impunemente.

Emmanuel Giraud