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venerdì 14 settembre 2018
giovedì 13 settembre 2018
mercoledì 12 settembre 2018
Diario Notturno 415
Non è quel che abbiamo davanti a ingannarci. Sappiamo bene che è la percezione a confonderci, altrimenti come si spiega la commozione per un film, il turbamento per un'opera d'arte o l'infatuazione per il primo venuto? Tutto quello che nella sua forma è perfetto va al di là della forma e diviene simbolo di perfezione. Ma col trascorrere del Tempo anche i modelli tramontano. Più delle apparenze sono la malattia e i fallimenti la risorsa su cui l'individuo tesse un rapporto sincero. Entrambi servono a rivelargli le relazioni autentiche e, al pari del vizio o dei piaceri crudeli, ad andare oltre la visione, a fargli sorgere dal fondo dell'Io quanto c'è di reale nella propria esistenza. In loro assenza o nell'attesa, vivere è la continua imitazione di se stessi, una faccenda pavloviana, un andirivieni di boomerang e navette. La normalità, che difetta spesso di coraggio e presuppone una disposizione al calcolo e alla sicurezza, chi cerca il senso profondo delle cose dovrebbe proibirsela. Per migliorare non vanno fatte concessioni a nessuno e tanto meno a se stessi perché non si progredisce, non ci si supera, se non lavorando al declino di quel che si è.
martedì 11 settembre 2018
lunedì 10 settembre 2018
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