▒⡷▒⡷░𝐂░𝐎░𝐍░𝐓░𝐄░𝐌░𝐏░𝐎░𝐑░𝐀░𝐑░𝐘░ ░𝐀░𝐑░𝐓░ ░𝐅░𝐎░𝐑░ ░𝐘░𝐎░𝐔░𝐑░ ░𝐃░𝐀░𝐈░𝐋░𝐘░ ░𝐈░𝐍░𝐒░𝐏░𝐈░𝐑░𝐀░𝐓░𝐈░𝐎░𝐍░⢾▒⢾▒
lunedì 14 settembre 2015
domenica 13 settembre 2015
Diario Notturno 302
Stamattina, una donna che stava attraversando la piazza davanti alla chiesa si è fermata, ha piegato le gambe come per inginocchiarsi, si è fatta il segno della croce e ha proseguito. Tutto è avvenuto ad una lentezza tale che ho avuto il tempo per riflettere. Quello che mi seduce dei simboli è che sono l'unica magia concessa all'uomo per scoprire chi è nel profondo, cos'è rimasto immutato dalle sue origini, com'era all'inizio della coscienza. Inchinarsi ad adorare qualcuno che non si è mai visto significa veramente essere ben disposti alla vita, avanzare oltre se stessi, avere l'eternità per obiettivo. È proprio come al cinema o nei romanzi: a forza di predicare l'irrealtà i personaggi diventano reali e si trasformano in icone in cui credere. Ma è uno slancio inutile, perché solo l'illusione conosce il significato della parola "infinito". E' lei e non la fede lo strumento più serio di cui disponiamo per comprendere il divino.
![]() |
Igor Morski |
Iscriviti a:
Post (Atom)