Diario Notturno 302
Stamattina, una donna che stava attraversando la piazza davanti alla chiesa si è fermata, ha piegato le gambe come per inginocchiarsi, si è fatta il segno della croce e ha proseguito. Tutto è avvenuto ad una lentezza tale che ho avuto il tempo per riflettere. Quello che mi seduce dei simboli è che sono l'unica magia concessa all'uomo per scoprire chi è nel profondo, cos'è rimasto immutato dalle sue origini, com'era all'inizio della coscienza. Inchinarsi ad adorare qualcuno che non si è mai visto significa veramente essere ben disposti alla vita, avanzare oltre se stessi, avere l'eternità per obiettivo. È proprio come al cinema o nei romanzi: a forza di predicare l'irrealtà i personaggi diventano reali e si trasformano in icone in cui credere. Ma è uno slancio inutile, perché solo l'illusione conosce il significato della parola "infinito". E' lei e non la fede lo strumento più serio di cui disponiamo per comprendere il divino.
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Igor Morski |