mercoledì 8 gennaio 2014

Children from AP Photographers

Rodrigo Abd

Oded Balilty

Oded Balilty

Oded Balilty

Oded Balilty

Robert Bukaty

Ariana Cubillos

Saurabh Das

Saurabh Das

Saurabh Das

Jerome Delay

Emilio Morenatti

Emilio Morenatti

Muhammed Muheisen

Muhammed Muheisen

Muhammed Muheisen

Muhammed Muheisen

Muhammed Muheisen

Muhammed Muheisen

Anja Niedringhaus

Anja Niedringhaus

Anja Niedringhaus

ALL PICTURES via http://apphotographers.photoshelter.com/#!/index

Florida Georgia Line ♫ This Is How We Roll


Take It Out On Me by Florida Georgia Line on Grooveshark

martedì 7 gennaio 2014

Ultima Cartolina da Barcellona

Archivio la peggiore vacanza degli ultimi anni. Durante questi giorni ho avuto la percezione di come lo spirito possa invecchiare più in fretta del corpo. Se ne sono venuto fuori con la carne ancora in ordine e il dubbio dissolto è solo perché negarsi all'inconsistenza del mondo è un gesto dovuto alla propria dignità. 

Alejandra Laviada

Natacha Pisarenko









 


http://apphotographers.photoshelter.com/gallery/Natacha-Pisarenko/G0000qGnR7Uy_GqY

Parmalee ♫ Carolina


Carolina by Parmalee on Grooveshark

lunedì 6 gennaio 2014

Katrin Freisager










http://www.bildbearbeiter.ch/photographers/katrin-freisager/

Symmetry



This film has been written symmetrically:
the second half is strictly like the first, but played backwards and mirrored.
The second part doesn't act like a simple rewinding, but as the following of the first.
It explores all sorts of symmetry: compositions, shapes, sounds and music, scenario, colors, actions, time...
Written, directed & edited by Yann Pineill
Music by Cliff Martinez & Joseph Haydn
Starring Edouard Sanville, Daphné Sanville & Romane Pineill

domenica 5 gennaio 2014

Edith Bergfors








http://www.edithbergfors.com/


    LO SPECCHIO di Wislawa Szymborska.

    Si, mi ricordo quella parete
    nella nostra città rasa al suolo.
    Si ergeva fin quasi al sesto piano.

    Al quarto c'era uno specchio,
    uno specchio assurdo
    perché intatto, saldamente fissato.

    Non rifletteva più nessuna faccia,
    nessuna mano a riavviare chiome,
    nessuna porta dirimpetto,
    nulla cui possa darsi il nome
    “luogo”.

    Era come durante le vacanze-
    vi si rispecchiava il cielo vivo,
    nubi in corsa nell'aria impetuosa,
    polvere di macerie lavata dalla pioggia
    lucente, e uccelli in volo, le stelle, il sole all'alba.

    E cosi come ogni oggetto fatto bene,
    funzionava in modo inappuntabile,
    con professionale assenza di stupore