Klaus Kampert

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Diario Notturno 185

Mi piace ammirare il cielo notturno con l'ingenuità dell'uomo primitivo, senza l'aiuto di strumenti ottici. Se ad esempio raccolgo un sasso e lo tengo di fianco alla luna, penso che l'universale sia simile al particolare, ma non appena lo avvicino alla via lattea capisco che il particolare fa parte dell'universale. Questo mi basta, perchè so che una visione estesa è meno ingannevole, mentre una prospettiva limitata altera la realtà, come avviene quando si guarda dal buco della serratura o attraverso una lente. L'impressione che ho di un passante è diversa se l'osservo ad occhio nudo o con un binocolo; infatti tutto ciò che riduce il campo visivo, isolando l'oggetto dal contesto, suscita in chi l'osserva una smania di possesso o di dominio.
Per entrare in sintonia col firmamento gli astronomi dovrebbero quindi girare il telescopio al contrario in modo che l'universo converga sulle loro pupille tutto d'un fiato, liquido e avvolgente come un'enorme goccia di collirio. 

Bilyk Nazar, Rain

Jorge Pedra

LED Freerunners

Pavel Platonov

SHORT FILM ~ Jimmy's End

A film by Alan Moore & Mitch Jenkins

We've all been there: in the lapses after midnight, stumbling down unfamiliar gutters after one too many for the road and looking for inviting lights before they call last orders. James is trying to lose himself, but in a fractured men's room mirror finds the eyes that have been waiting for him.
Following from the unnerving prelude Act of Faith, Alan Moore and Mitch Jenkins unveil a phantasmagoric English dreamtime made of goosefleshed pin-up girls, burned out comedians and faulty lights, with judgement just behind the tinsel.
Jimmy's End pulls back the purple drapes upon an intricate new planet of desire and mystery. We've all been there.
Or it's where we're going.

William Forsythe ~ Scattered Crowd

Papa Roach ♫ Still Swingin' (kinetic typography video)