▒⡷▒⡷░𝐂░𝐎░𝐍░𝐓░𝐄░𝐌░𝐏░𝐎░𝐑░𝐀░𝐑░𝐘░ ░𝐀░𝐑░𝐓░ ░𝐅░𝐎░𝐑░ ░𝐘░𝐎░𝐔░𝐑░ ░𝐃░𝐀░𝐈░𝐋░𝐘░ ░𝐈░𝐍░𝐒░𝐏░𝐈░𝐑░𝐀░𝐓░𝐈░𝐎░𝐍░⢾▒⢾▒
giovedì 6 ottobre 2011
mercoledì 5 ottobre 2011
Diario Notturno 43
Dopo una notte insonne il mio dialogo con l'Assoluto si limita a questo: "Lascia pure agli addormentati la pace eterna. Io mi accontenterei del riposo."
Charles Bukowski ~ Un trucco per alleviarci il sanguinamento
Tanto per parlar chiaro
le grandi parole dei grandi uomini
non sono poi così grandi
nè le grandi nazioni o le grandi bellezze
lasciano niente se non il residuo
di una reputazione che sarà lentamente
rosicchiata via
nè le grandi guerre
sembrano poi così grandi
nè le grandi poesie
o le leggende di prima mano
perfino le tristi morti
non sono adesso più così tristi
e il fallimento non è stato altro
che un trucco per farci continuare.
E la fama e l'amore
un trucco per alleviarci il sanguinamento.
E come il fuoco diventa cenere
e l'acciaio diventa ruggine
noi diventiamo saggi
e poi neanche tanto saggi.
E sediamo sulle sedie
leggendo vecchie mappe
guerre finite, amori finiti, vite finite
e un bimbo ci gioca davanti come una scimmia
e noi diamo un colpetto alla pipa e sbadigliamo
chiudiamo gli occhi e dormiamo.
Graziose parole, che
come graziose signore,
si accartocciano e muoiono.
(Traduzione personale)
le grandi parole dei grandi uomini
non sono poi così grandi
nè le grandi nazioni o le grandi bellezze
lasciano niente se non il residuo
di una reputazione che sarà lentamente
rosicchiata via
nè le grandi guerre
sembrano poi così grandi
nè le grandi poesie
o le leggende di prima mano
perfino le tristi morti
non sono adesso più così tristi
e il fallimento non è stato altro
che un trucco per farci continuare.
E la fama e l'amore
un trucco per alleviarci il sanguinamento.
E come il fuoco diventa cenere
e l'acciaio diventa ruggine
noi diventiamo saggi
e poi neanche tanto saggi.
E sediamo sulle sedie
leggendo vecchie mappe
guerre finite, amori finiti, vite finite
e un bimbo ci gioca davanti come una scimmia
e noi diamo un colpetto alla pipa e sbadigliamo
chiudiamo gli occhi e dormiamo.
Graziose parole, che
come graziose signore,
si accartocciano e muoiono.
(Traduzione personale)
martedì 4 ottobre 2011
Diario Notturno 42
Se quello che abbiamo intorno sopporta un secondo sguardo è perchè ci suscita del mistero. Va coltivata quindi con orgoglio l'ignoranza che ci fa apprezzare un fiore o un albero senza conoscerne il nome. Ogni classificazione porta prima o poi al possesso che, rendendo tutto familiare, apre la porta alla noia. Il rapporto col mondo s'è impoverito proprio con l'avvento del linguaggio, e la parola, archivio per definizione, ha fatto diventare l'uomo un collezionista di reliquie. Per questo sostengo che la letteratura, descrivendo ogni cosa, vada di diritto annoverata come la più alta forma d'arte funeraria.
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