lunedì 5 settembre 2011

Rafaël Rozendaal ~ Color Flip

La condanna di Nasrudin

Una donna di nome  Samira citò in giudizio Nasrudin per averla chiamata "vecchia scrofa". Quest'ultimo fu riconosciuto colpevole e venne condannato a pagarle i danni. Emessa la sentenza, Nasrudin chiese al Cadì: "Questo sta a significare che da oggi in poi non potrò più chiamare Samira vecchia scrofa?"
"Esattamente" - gli rispose il giudice -
"E questo significa anche" - proseguì Nasrudin - "che io non posso chiamare una vecchia scrofa Samira?"
"No, questo no" - disse il Cadì - "sei libero di chiamare una vecchia scrofa Samira, dal momento che il codice non lo considera un reato."
Allora Nasrudin guardò negli occhi la donna, le sorrise e le disse: "Buona giornata anche a te, Samira."

Chema Madoz


Wilco ♫ She's A Jar

domenica 4 settembre 2011

Rafaël Rozendaal ~ Carnal Fury



L'effetto migliore si ha tenendo premuto il tasto sinistro del mouse per tutto il tempo e spostando il puntatore a zig-zag dentro e fuori la sfera. Fa innervosire la belva.

Diario Notturno 16

Sì, sono stato battezzato, ma non ho mai lasciato che questo interferisse con la mia religione.

Benedetta Bonichi


sabato 3 settembre 2011

Diario Notturno 15

A differenza del bambino che si atteggia continuamente per essere al centro dell'attenzione, l'anziano viene ignorato per mancanza di rappresentatività. Quando si esce dal circolo della vita attiva, non ci si promuove più, si perde la voglia di dotarsi di quei segni distintivi con cui ognuno rivendica il proprio status, quei simboli che ci identificano storicamente. Per questo in vecchiaia, molto prima della scomparsa fisica, si avverte una progressiva scomparsa metaforica.