lunedì 2 maggio 2011

Wim Mertens Ensemble ♫ Their Duet

Nasrudin tintore

In un certo periodo della sua vita, Nasrudin aprì una tintoria. Un giorno gli capitò un cliente alquanto singolare che gli fece la seguente richiesta: "Potrebbe tingermi questo vestito?"
"Certo" - fece Nasrudin - "di che colore lo vuole?"
"Niente di complicato" - proseguì l'uomo - "ma che non sia nè rosso nè verde, nè bianco nè nero, nè giallo nè lilla. Vedo che ha capito, lo vorrei di un colore sconosciuto ma, a parte questo, niente di speciale. Me lo può fare?"
"Certo" - disse Nasrudin - "passi a ritirarlo quando vuole, ma che non sia nè lunedì nè martedì, tantomeno mercoledì, affatto giovedì o venerdì. Meglio ancora se passa di sabato o domenica, che siamo chiusi. Niente di complicato, come vede. Ma se proprio vuole andare a colpo sicuro, venga tranquillamente dopo cena che non c'è nessuno.

Body Painting 5 Veruschka

Anche di musica si muore

Ogni volta che vengo invitato a cena da qualcuno, m'informo sempre se esiste o meno in casa un rampollo che, dopo il dolce, mi delizierà con un saggio di pianoforte o violino. 
Se sì, potrebbe andare come quella sera in cui una mamma mi ha chiesto: "Che ne pensa dell'esecuzione di mio figlio?"
"Sono a favore" - le ho risposto -

domenica 1 maggio 2011

Kid Rock ♫ Born Free

Martin Page

Virgile non parlava con i vicini nè con i commercianti della sua strada; non aveva alcuna propensione per la vita di quartiere e le feste popolari. Non condivideva nulla con gli altri due milioni di abitanti. Loro lo ignoravano, ma la città era tutta per lui; si accontentava di tollerarli. I proprietari, i venditori, i notai, i promotori, i commessi non potevano fargli nulla: nessuno poteva espropriarlo nè espellerlo. Virgile aveva in tasca le chiavi della città. Era a casa sua sulle panchine dei viali, nei giardini, sui ponti e nei vecchi palazzi, in Place Léon e sulla punta dell'île Saint-Louis. Posava la mano sulla fontana Saint-Michel come se gli appartenesse.
Arrivando alla Gare Montparnasse, a diciotto anni, Virgile aveva deciso che Parigi sarebbe stata l'oggetto del suo amore, perchè doveva pur metterlo da qualche parte. Parigi non l'avrebbe lasciato. Parigi era sempre lì quando ne aveva bisogno. Parigi non esigeva di partire su un'isola paradisiaca, su spiagge trasudanti creme solari e sudore. A Parigi non importava se lui non lavava i piatti per una settimana, non si radeva, si vestiva male. Parigi lo amava.

Nasrudin sull'Amicizia

Nasrudin e un amico stavano passeggiando lungo una strada polverosa, quando si resero conto di avere sete. Entrarono in una locanda per prendere qualcosa, ma i soldi che avevano bastavano per una sola tazza di latte.
"Bevi tu per primo" - fece l'amico - "io ho qui un po' di zucchero che aggiungerò quando tocca bere a me".
"Aggiungilo ora" - gli fece notare Nasrudin - "così lo condivideremo."
"No" - continuò l'amico - " perchè non basterebbe ad addolcire una tazza intera".
Nasrudin allora andò in cucina e tornò con una saliera dicendo: 
"Buone notizie, amico mio, facciamo così: adesso aggiungo questo sale nella mia metà, e speriamo che basti per tutta la tazza".

Manuel Neri