martedì 9 dicembre 2025

Ulima cartolina da Barcellona

Ieri, durante una marcia pro Pal per non dimenticare, un attivista mi ha dato un foglio. Si trattava di una poesia scritta da Mosab Abu Toha. Il testo dice questo:         

Era il primo giorno dell'anno

quando Israele ha attaccato un quartiere del campo di Jabalya.

Hanno ucciso un leader di Hamas chiamato Nizar Rayyan.

È rimasto sepolto sotto le macerie 

con altri quindici della sua famiglia,

per lo più figli suoi, il più piccolo di due anni.

In tv ho visto un uomo tirare fuori un bimbo decapitato,

un altro senza un braccio e una gamba. Talmente piccolo

che non si capiva se era un bambino o una bambina.

L'odio ignora questi dettagli.


Le case non erano Hamas.

I bambini non erano Hamas.

I loro vestiti e i giocattoli non erano Hamas.

Il quartiere non era Hamas.

L'aria non era Hamas.

Il nostro udito non era Hamas.

I nostri occhi non erano Hamas.

Chi ha ordinato la mattanza,

chi ha premuto il bottone pensava

solo a Hamas.