Ieri sera sono stato a vedere ''La cantatrice calva'' di Ionesco in un piccolo teatro. Siccome le sue opere le ho tutte, ogni volta che vengo a Parigi controllo sempre se esiste qualche libro che non ho. Infatti c'era. E' un libro di interviste pubblicato postumo. Ad un certo punto l'intervistatore gli chiede: ''Che rapporto ha con la morte?'' ''Vede, il nostro è un rapporto curioso. Io non amo più l'esistenza, o non ho più la forza di amare l'esistenza, ma allo stesso tempo ho paura della morte. Questa è la saggezza suprema se posso affermare qualcosa dopo aver detto che non potevo affermare niente. La saggezza suprema è di abituarsi all'idea che si deve morire. D'altronde si muore anche senza abituarcisi.''
