Arte e cultura agiscono sull'uomo in maniera discreta, mai invadente, quasi mistica, nei teatri o nelle chiese, in un auditorium o nei musei, al buio di un cinema o nelle biblioteche. Per apprendere ci vogliono silenzio e rispetto e un perfetto adattamento dell'individuo alle esigenze dell'oggetto. C'Γ¨ l'opera in primo piano che apre la mente e la guida, come capita davanti un paesaggio o passeggiando nella natura.
Nella tecnica, invece, il senso di eternitΓ manca; l'oggetto cambia di continuo, diventa presto obsoleto, perchΓ© non potendo innalzarsi a livello dell'individuo deve piegarsi ai suoi bisogni. Nessun modello sopravvive, neanche i migliori. Qui Γ¨ l'uomo che guida l'opera, per cui non c'Γ¨ conoscenza in senso stretto, ma ricerca di facilitΓ e benessere che Γ¨ la direzione opposta a quella della selezione naturale, dell'evoluzione della specie.