Diario Notturno 369
Non c'è traccia di scrupoli o ripensamenti nella creazione. Mentre l'uomo per evolversi deve superare di continuo se stesso perché migliora solo soppiantandosi, l'Universo dà l'impressione di essere l'opera unica di un temperamento coerente. Con un semplice gesto si è passati dal caos all'equilibrio, a uno spazio ordinato dove nulla è in discussione. Ma la nascita del mondo ha liberato più la potenza della materia di quella dello spirito così la divinità non è riuscita ad allontanarsi da sé, a oltrepassare la contemplazione. Sfuggita alla vita, non le ha volto le spalle, ne ha semplicemente preso le distanze. La sua visione delle cose è di pura constatazione, più vicina a quella di un becchino o d'un misogino, o di chiunque trovi inutile comunicare.
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Photo by Robert Carande |