Diario Notturno 344
Niente più dell'istinto tiene lontana la morte dalla vita. Comparso prima della ragione, è la principale difesa contro le insidie del mondo. La sua immediatezza non subisce le lusinghe della parola e la sua lucidità lo mettono al riparo da ingenuità e seduzioni. Disconnesso dal pensiero, rappresenta l'incursione della libertà nella logica in quanto non dà adito a errori d'interpretazione né si presta ad approfondimenti. Per il coraggio di dire no è il ribelle per antonomasia, il garante della sopravvivenza a cui gli esseri si rivolgono per evitare il proprio destino. Ininfluenzabile, è il solo a non dipendere dal Tempo, l'unico ad essere rimasto dalle origini identico a se stesso. Vicino a questo eroe che non si è piegato all'evoluzione ma è ancora capace di astrazione e sottigliezze, l'Io sembra un nano, incline com'è a circondarsi di nemici reali o immaginari. Ma quando qualcosa che non sia un'idea è capace di indirizzare una decisione, esce dall'indeterminatezza per assumerne a pieno titolo il valore. Così, di fronte alle incertezze personali e ai ragionamenti insufficienti continua ad assistere tutti come una sorta di intelligenza artificiale che li guida e li protegge, nobilitando la precaria condizione di una specie composta per lo più da automi e da fantasmi.
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Image by Igor Balasanov |