Chi ha parlato di disgregazione della realtà? È credibile che le finzioni a cui la vita lo sottopone, le maschere da indossare ogni giorno, le relazioni virtuali da tenere sempre sotto controllo, aiutino l'uomo a orientarsi meglio nello spazio caotico in cui si muove? O non sarà che la perdita di unità del mondo esterno sia invece dovuta alla frantumazione interiore di chi lo osserva?