domenica 13 dicembre 2015

Diario Notturno 312

Se tutto ciò che ha avuto inizio ha una fine, allora anche le leggi di natura hanno un'evoluzione e un limite. Ne deriva che l'esistenza dell'universo poggia sul divenire e la stabilità di ogni cosa è apparente, perché frutto di una continua trasformazione. Parlare di presente non ha quindi senso, dato che la realtà è sempre oltre il luogo e l'istante in cui è. Quello che chiamo Spazio-Tempo rappresenta un'interpretazione metaforica, una costruzione linguistica, una stravaganza dialettica al di fuori della dialettica.

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