Diario Notturno 294
Sono anni che non finisco un libro seguendo l'ordine naturale delle pagine. Lo prendo dallo scaffale e rileggo quello che avevo sottolineato anni prima senza prestare attenzione al resto. Quando si viene infastiditi dalla prolissità del linguaggio si impara a separare i concetti dal contesto così da disporre dell'essenziale in poche parole. Oggi per me la lettura è più un nutrimento che un afrodisiaco per cui mi avvicino a un volume come a un cassetto della dispensa: lo apro e prendo quello di cui ho bisogno esattamente dove l'avevo riposto.
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