Una notte d'estate, due uomini giocano a scacchi sul ponte di una nave. All'improvviso, la luna piena, emersa dalle nuvole, proietta così bene l'ombra dei pezzi ai loro piedi che i giocatori si fermano per seguire questa seconda partita iniziata a loro insaputa a grandezza naturale. In effetti, i pezzi spiccano sul ponte con una nitidezza che confonde: animati dal doppio movimento di rollìo e beccheggio, ingrandiscono, si divorano tra loro, si gettano sui giocatori stessi poi, smisurati, si fanno un istante esitanti, ruotano, si mescolano ancora, appiattiscono, per risorgere nuovamente dall'ombra.
Ma i due uomini percepiscono adesso un pezzo ulteriore: un alfiere o una regina si muove sulla diagonale con una forza e una velocitΓ tale che non deve piΓΉ niente ai movimenti della nave: Γ¨ l'ombra di un uomo sul ponte.
Marcel Cohen
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