Non spetta al pensiero farci scoprire chi siamo, ma alle emozioni. Prendere atto di ciò che si prova davanti al mondo è il solo modo che abbiamo per conoscere meglio il nostro carattere. Pensare, è invece un segno di identità, la certezza di avere un luogo proprio dentro di sé, uno spazio privato dove ogni scenario diventa possibile. Non è un'azione automatica come il battito del cuore o il respiro, è piuttosto qualcosa di simile a un riflesso o un effetto, un'arena dove incontri e legami, lotte e alleanze, s'intrecciano di continuo sotto ai nostri occhi. Infatti, pensiamo sempre grazie a qualcosa, in relazione a qualcosa o contro qualcosa, ma mai spontaneamente.