Diario Notturno 191
Dato che la sopravvivenza è sempre legata al mutamento, ne consegue che nessuna specie può considerarsi stabilmente adattata. Quindi è lecito pensare alla malattia come a una tara della natura, il cui fine ha più l'impronta del sadismo che della selezione. Infatti mentre fa soffrire qualcuno senza motivo, fornisce ad altri i mezzi per uscirne fortificati, più coscienti ed orgogliosi di vivere di quanto lo sia chi gode d'una salute inattaccabile.
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Anna Gillespie |