Il posto è in sintonia col quartiere, ma la musica di sottofondo è sublime: del vocal jazz da fare invidia al Blue Note.
Ordino un pulpo gallego estilo "a feira" con cachelos.
E' il cuoco in persona a servirlo al tavolo, ma l'esecuzione capitale del polipo fin dai primi bocconi mi sembra sproporzionata all'uso disinvolto che ne ha fatto l'uomo. Per farla breve, finisco di mangiare, pago e vedo che lo chef mi viene incontro per chiedere com'è andata.
Faccio un gesto con la mano per indicargli l'ambiente e dico: " La cucina è un po' come la musica, si presta bene all'interpretazione,
ma qui lo spartito è più fedele della ricetta."
![]() |
El Café de les Delicies, Rambla del Raval |