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giovedì 29 settembre 2011
Diario Notturno 38
L'inutilità in natura non esiste. E' una legge di cui pochi si sono occupati, ma a cui nessuno può sottrarsi. Basterebbe già questo a rassicurare i depressi e gli incapaci. Tutti sono utili a tutti. Chiunque ripari qualcosa, sia esso un cervello o un rubinetto, lo sa bene: è ciò che si guasta a mandare avanti il mondo e i guastatori sono i veri benefattori. Diffidate dunque di chi vi promette l'eternità: l'imperituro e l'indistruttibile sono la rovina delle società. La disperazione o la malvagità di pochi hanno sempre fatto la fortuna di molti. Quanta gente non avrebbe un lavoro se non esistessero l'illegalità, l'applicazione della giustizia e la punizione che ne consegue. Che ne sarebbe del commercio senza i sette peccati capitali o della medicina senza l'autodistruzione? Tutto serve a tutti. Anche stati confusionali come il delirio hanno il loro posto sul divano o nei versi del poeta. Nessuno è da buttare. Neanche i falliti. E quand'anche lo fossero, si potrebbe sempre sbandierarli come dei pessimi esempi da cui è possibile trarre utili insegnamenti. Riposino infine tranquilli perfino gli impostori: anche le malattie incurabili prima o poi trovano l'indirizzo d'un guaritore o d'una cartomante.