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martedì 16 febbraio 2016
Diario Notturno 320
Tra i tentativi con cui l'uomo rivendica di non essere una pedina nella Storia, materia soggetta a degrado o che le leggi di natura possano essere aggirate, c'è l'amore platonico. Al pari dei deliri mistici, dove si è più felici per quello che si prova che per ciò che si possiede, anche qui vale la rinuncia all'azione, l'azzeramento dell'Io, la sottomissione dell'essere all'oggetto. Eppure, l'originalità non è tanto nell'affidare la propria sensibilità a un'idea o nell'incomunicabilità come ultimo modo per conoscersi, ma nell'essersi sbarazzati del Tempo, perché tutto quello che viene immaginato e desiderato con esattezza non ha più bisogno di accadere nella realtà.
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Alexandra Luberne |
lunedì 15 febbraio 2016
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