lunedì 23 gennaio 2012

CORTOMETRAGGIO ~ Dove stanno andando tutti?


                                         Eric Satie ♫ Gnossienne #3

David Mach








Ironomi ♫ ‘空色 sora-iro (from the album ‘sketch’)


Sascha Braunig











domenica 22 gennaio 2012

La caduta di Icaro in un dipinto di Bruegel e in una poesia scritta e letta da W.H.Auden

                    Pieter Bruegel La caduta di Icaro, Musée des Beaux Arts, Bruxelles
                                    Pieter Bruegel, La caduta di Icaro, Particolare            




                                      




MUSEO DI BELLE ARTI


Sulla sofferenza non avevano mai torto,
gli antichi maestri: come capivano bene
l'atteggiamento umano; come gli eventi si svolgono
mentre qualcun altro continua a mangiare, o apre
una finestra, o cammina annoiato;
E mentre i vecchi attendono rispettosi e partecipi
la nascita miracolosa, ci sono sempre dei bambini
a cui non importa affatto che essa avvenga 
e pattinano su uno stagno al limite del bosco.
Non dimenticavano mai gli antichi maestri
che il terribile martirio deve avere il suo corso
in qualche angolo sperduto, in qualche posto squallido
dove i cani continuano a vivere da cani 
e il cavallo del torturatore si gratta il didietro
contro un albero.


Nell'Icaro di Bruegel per esempio, ogni cosa si svolge
del tutto estranea al disastro: il contadino può
avere udito il tonfo, il grido desolato, ma per lui
non era un evento importante. Il sole splendeva,
com'era giusto che facesse, sulle gambe bianche
che stavano scomparendo nel verde dell'acqua.
Mentre la nave lussuosa e snella che doveva aver visto
qualcosa d'insolito, un ragazzo che piombava giù
dal cielo, era intenta a raggiungere qualche posto
continuando imperterrita la rotta.

(Traduzione Personale)


Dascha Friedlova









sabato 21 gennaio 2012

CORTOMETRAGGIO ~ Hotel Chevalier

Due parole su questo cortometraggio vorrei spenderle. La comprensione sarà buona dato che i sottotitoli in inglese o in spagnolo sono affidabili.
Quando avrai finito di vederlo, prova ad esaminare le tue sensazioni. Potresti avere reazioni del tipo: "Ma che è 'sta schifezza?" oppure "Mi ha messo addosso una certa depressione" o ancora "Tutto 'sto giallo darebbe un tocco di squallore pure al carnevale di Rio".
Se io fossi Wes Anderson, il regista, mi siederei davanti a te e ti direi:
"Prova a guardare nella tua vita. Sei sicuro che non c'è niente di così kitsch? Quante situazioni ti sei trascinato per anni senza prendere mai la decisione giusta? Prova ad essere onesto, se guardi meglio ci sono. E' normale che rivederlo negli altri ti disturbi.
In fondo era solo questo lo scopo del film: disturbarti."



Philippe Decrauzat