Pieter Bruegel, La caduta di Icaro, Particolare
MUSEO DI BELLE ARTI
Sulla sofferenza non avevano mai torto,
gli antichi maestri: come capivano bene
l'atteggiamento umano; come gli eventi si svolgono
mentre qualcun altro continua a mangiare, o apre
una finestra, o cammina annoiato;
E mentre i vecchi attendono rispettosi e partecipi
la nascita miracolosa, ci sono sempre dei bambini
a cui non importa affatto che essa avvenga
e pattinano su uno stagno al limite del bosco.
Non dimenticavano mai gli antichi maestri
che il terribile martirio deve avere il suo corso
in qualche angolo sperduto, in qualche posto squallido
dove i cani continuano a vivere da cani
e il cavallo del torturatore si gratta il didietro
contro un albero.
Nell'Icaro di Bruegel per esempio, ogni cosa si svolge
del tutto estranea al disastro: il contadino puΓ²
avere udito il tonfo, il grido desolato, ma per lui
non era un evento importante. Il sole splendeva,
com'era giusto che facesse, sulle gambe bianche
che stavano scomparendo nel verde dell'acqua.
Mentre la nave lussuosa e snella che doveva aver visto
qualcosa d'insolito, un ragazzo che piombava giΓΉ
dal cielo, era intenta a raggiungere qualche posto
continuando imperterrita la rotta.
(Traduzione Personale)