Tra le tante cose da sapere c'è che gli americani non bevono drink trasparenti. Non sto scherzando è proprio così. Lo dico perchè mangio con loro, quindi sono autorevole in materia, credetemi. Tanto per cominciare le loro bevande devono essere contro qualcosa, sennò sono soldi sprecati, per cui sono antiossidanti, antistress, antinvecchiamento, antiplacca, antidiarrea, antiflatulenza, antialitosi, etc. il tutto in bella mostra sull'etichetta. La seconda caratteristica è che devono essere multitutto, quindi multivitaminiche, multienzimatiche, multiproteiche, multipower, multifruit, multiflavored etc. Ma la cosa che mi preme sottolineare è il colore. Hanno delle tonalità talmente vivaci che in natura non esistono. Teoricamente dovrebbero derivare da quello che c'è dentro, tipo Blueberry, Raspberry, Strawberry, Cranberry, Black Cherry, Aloe, Pomegranate e quant'altro, ma in pratica sembrano uscite dalla mazzetta di un carrozziere. La prima volta che ne ho vista una, ho pensato: gli ci sarà caduto dentro un evidenziatore della Stabilo, sapete quelli con i colori al neon, perchè la bottiglia sembrava illuminata da sotto.
Stamattina a colazione, al tavolo vicino al mio è arrivata una studentessa. Ancor prima di sedersi ha tirato fuori la sua bibita. Con grande stupore noto che era trasparente. Sbircio l'etichetta e leggo "Pure Coconut Water". Però, dico tra me e me, vuoi vedere che questa ragazza mi farà ricredere? Non avevo ancora finito di pensarlo, che la tipa afferra la bottiglia, preme sul tappo, libera i principi attivi e comincia a shakerarla per un minuto. Quindi la rimette sul tavolo e si siede. Beh, sicuramente non ci crederete, ma come in un esperimento non riuscito, l'acqua cristallina di cocco era diventata grigio metallizzata come una pozzanghera in controluce.
▒⡷▒⡷░𝐂░𝐎░𝐍░𝐓░𝐄░𝐌░𝐏░𝐎░𝐑░𝐀░𝐑░𝐘░ ░𝐀░𝐑░𝐓░ ░𝐅░𝐎░𝐑░ ░𝐘░𝐎░𝐔░𝐑░ ░𝐃░𝐀░𝐈░𝐋░𝐘░ ░𝐈░𝐍░𝐒░𝐏░𝐈░𝐑░𝐀░𝐓░𝐈░𝐎░𝐍░⢾▒⢾▒
mercoledì 31 agosto 2011
martedì 30 agosto 2011
Cartolina da New York 6
Oggi è stata una bella giornata di sole, l'ideale per fare la mia passeggiata preferita. Sono arrivato in metropolitana alla novantaseiesima, e poi giù a piedi per Central Park costeggiando il lago, fino a Columbus Circle. Il contrasto tra i grattacieli lontani e il verde che ti si srotola davanti rende l'idea della pressione sottile a cui ti sottopone New York. Può stritolarti in ogni istante, ma se sei costante e credi in lei, ti concede grandi opportunità. E' un'opera di seduzione la sua. In fondo ho attraversato l'oceano per verificare quello che sapevo già prima di partire, che so da anni, e cioè che questa città mi piace, che io le sono caro e che ci tornerò ancora.
Mentre scrivo, alla tv stanno dando "La leggenda del pianista sull'oceano" di Tornatore. Questa è la scena appena passata.
Mentre scrivo, alla tv stanno dando "La leggenda del pianista sull'oceano" di Tornatore. Questa è la scena appena passata.
lunedì 29 agosto 2011
Cartolina da New York 5
Questa è la cosa che voglio raccontare oggi. Sono andato a cena nel ristorante qui vicino e mi ha colpito il fatto che al centro della sala ci fosse un megascreen su cui tutti buttavano l'occhio. M'informo e scopro che c'erano gli MTV awards a Los Angeles. Niente di che, ho pensato, ma se l'avessi saputo prima, avrei prenotato altrove. Alzo lo sguardo, vedo che c'è Katy Perry e mi dico: "Me la sono scampata dal terremoto, l'ho fatta franca con l'uragano, perchè devo morire così?" Invece ad un certo punto presentano un'altra cantante. Dopo poche note, tutti si fermano, lasciano le posate e fissano lo schermo ammaliati. Indubbiamente la performance era notevole, per cui anch'io ho smesso di mangiare, ipnotizzato. Alla fine del brano c'è stato un applauso al talento di questa cantautrice. Veramente da brivido.
Una volta a casa, mi sono messo a cercare una versione dal vivo paragonabile a quella di poche ore prima. Questa lo è sicuramente.
Una volta a casa, mi sono messo a cercare una versione dal vivo paragonabile a quella di poche ore prima. Questa lo è sicuramente.
domenica 28 agosto 2011
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