▒⡷▒⡷░𝐂░𝐎░𝐍░𝐓░𝐄░𝐌░𝐏░𝐎░𝐑░𝐀░𝐑░𝐘░ ░𝐀░𝐑░𝐓░ ░𝐅░𝐎░𝐑░ ░𝐘░𝐎░𝐔░𝐑░ ░𝐃░𝐀░𝐈░𝐋░𝐘░ ░𝐈░𝐍░𝐒░𝐏░𝐈░𝐑░𝐀░𝐓░𝐈░𝐎░𝐍░⢾▒⢾▒
martedì 26 luglio 2011
lunedì 25 luglio 2011
Charles Bukowski ~ Nirvana (letta da Tom Waits)
Senza troppa scelta,
completamente libero da qualsiasi meta
era solo un giovane
su un bus in North Carolina
diretto chissà dove.
Ma cominciò a nevicare.
Il bus allora sostò
su un bar in collina
e i passeggeri entrarono dentro.
Si sedette al bancone
con gli altri,
ordinò,
e lo servirono.
Il cibo era
particolarmente buono
come pure il caffè.
La cameriera non era
come le donne
che aveva conosciuto,
non se la tirava
ed emanava
un'allegria naturale.
Il cuoco che friggeva
diceva cose divertenti
e il lavapiatti sul retro
rideva con una schietta
gradevole risata.
Il giovane allora
guardò la neve
attraverso i vetri,
deciso a restare
in quel caffè per sempre.
Questa curiosa sensazione
che tutto fosse bello
e fosse sempre rimasto bello
là dentro,
lo pervase.
Poi il conducente
disse ai passeggeri
che era tempo
di risalire a bordo.
Allora il giovane pensò:
"Rimarrò qui
rimarrò proprio qui."
Ma poi si alzò
e seguì gli altri
nel bus.
Ritrovò il suo posto
e fissò il caffè
da dietro il finestrino.
Quindi il bus si mosse
giù per i tornanti
lasciandosi alle spalle
le colline.
Il giovane fissò la strada,
sentiva gli altri
parlare di altre cose
qualcuno leggeva
o provava a dormire.
Non avevano notato la magia.
Il giovane appoggiò
la testa di lato,
chiuse gli occhi
fingendo di dormire.
Non c'era nient'altro da fare
se non ascoltare il rumore
del motore
e lo strofinìo dei pneumatici
sulla neve.
(Traduzione Personale)
domenica 24 luglio 2011
Nasrudin, i cocomeri e le ghiande
Quel giorno Nasrudin era seduto all'ombra di un'enorme quercia quando l'occhio gli cadde sui cocomeri del suo orto. "Ma tu guarda" - disse tra sè e sè - "quella pianticella strisciante dà dei frutti che faccio fatica a sollevare, mentre questa quercia maestosa produce delle ghiande piccole come ciliegie. Chissà perchè la natura ha commesso questa svista."
Non aveva ancora compiuto la frase che, dalla quercia, gli piovve sul capo una ghianda.
Per Nasrudin fu un'illuminazione, balzò in piedi, alzò le braccia al cielo ed esclamò: "Che Dio sia lodato, adesso capisco. La Natura ha fatto le cose a pennello. Se invece della ghianda mi fosse caduto in testa un cocomero, sarei finito come Aziz, lo scemo del villaggio."
Non aveva ancora compiuto la frase che, dalla quercia, gli piovve sul capo una ghianda.
Per Nasrudin fu un'illuminazione, balzò in piedi, alzò le braccia al cielo ed esclamò: "Che Dio sia lodato, adesso capisco. La Natura ha fatto le cose a pennello. Se invece della ghianda mi fosse caduto in testa un cocomero, sarei finito come Aziz, lo scemo del villaggio."
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