▒⡷▒⡷░𝐂░𝐎░𝐍░𝐓░𝐄░𝐌░𝐏░𝐎░𝐑░𝐀░𝐑░𝐘░ ░𝐀░𝐑░𝐓░ ░𝐅░𝐎░𝐑░ ░𝐘░𝐎░𝐔░𝐑░ ░𝐃░𝐀░𝐈░𝐋░𝐘░ ░𝐈░𝐍░𝐒░𝐏░𝐈░𝐑░𝐀░𝐓░𝐈░𝐎░𝐍░⢾▒⢾▒
giovedì 23 giugno 2011
Nasrudin e la mendicante
Una donna avanti negli anni e un po' male in arnese, sedeva sui gradini del palazzo reale con in grembo un capellaccio. Ai suoi piedi c'era un cartello con su scritto: "Sono cieca dalla nascita, vi prego aiutatemi". Nasrudin, che stava passando da quelle parti, si fermò e notò che c'erano ben poche monete all'interno del cappello. Allora si chinò e vi lasciò cadere qualche spicciolo, poi chiese alla donna se gli dava il permesso di modificare il cartello. Ottenuto il consenso, Nasrudin prese il cartello, lo girò e con un pezzo di carbone ci scrisse una frase, quindi lo rimise al suo posto e se ne andò.
Nel tardo pomeriggio, tornò dalla donna e notò con piacere che il vecchio cappello traboccava di monete. La donna, che l'aveva riconosciuto dai passi, lo ringraziò e gli chiese che cosa avesse scritto sul cartello. Nasrudin si strinse nelle spalle, sorrise e le disse:
"Ci ho scritto semplicemente quello che tu pensi. C'ho scritto: Sento che è primavera e io vorrei tanto vederla."
Nel tardo pomeriggio, tornò dalla donna e notò con piacere che il vecchio cappello traboccava di monete. La donna, che l'aveva riconosciuto dai passi, lo ringraziò e gli chiese che cosa avesse scritto sul cartello. Nasrudin si strinse nelle spalle, sorrise e le disse:
"Ci ho scritto semplicemente quello che tu pensi. C'ho scritto: Sento che è primavera e io vorrei tanto vederla."
Teletrasporto
Oggi una signora truccatissima mi ha detto: "Vede, la cosa che io amo di più è la verità."
Appena mi sono ripreso dallo sconcerto, ho pensato: "Quando gli cadrà in testa un vaso dal quinto piano, se la sentirà di ringraziare il cielo per l'omaggio floreale?"
Appena mi sono ripreso dallo sconcerto, ho pensato: "Quando gli cadrà in testa un vaso dal quinto piano, se la sentirà di ringraziare il cielo per l'omaggio floreale?"
mercoledì 22 giugno 2011
Nasrudin e il Gran Visir
Un giorno un dignitario fece visita a Nasrudin proprio mentre si trovava nella stalla intento a pulire gli zoccoli dell'asino.
Dato che i garretti della bestia sembravano più importanti della sua presenza, l'uomo si raschiò la gola per attirare l'attenzione su di sè. Nasrudin, senza neanche alzare la testa dalla zampa dell'asino, gli disse: "Prendi uno sgabello."
A quelle parole, l'uomo, visibilmente risentito, esclamò: "Ma io sono il Gran Visir di Shibli e Al-Arif."
E Nasrudin ribatté: "E allora prendi due sgabelli."
Dato che i garretti della bestia sembravano più importanti della sua presenza, l'uomo si raschiò la gola per attirare l'attenzione su di sè. Nasrudin, senza neanche alzare la testa dalla zampa dell'asino, gli disse: "Prendi uno sgabello."
A quelle parole, l'uomo, visibilmente risentito, esclamò: "Ma io sono il Gran Visir di Shibli e Al-Arif."
E Nasrudin ribatté: "E allora prendi due sgabelli."
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