La voce narrante è quella di Ben, studente all'Accademia di Belle Arti a Londra. Per sbarcare il lunario lavora 3 notti la settimana da Sainsbury's o come dice lui: "Scambio il mio tempo con i soldi."
Una sua collega di nome Sharon arriva in ritardo, ma Jenkins, il titolare del supermarket sembra perdonarla. Non perdona invece Ben che se ne sta a contemplare dei piselli per terra come se fossero una natura morta. Il ragazzo vuol fare il pittore e la sua immaginazione spesso si sofferma sulle clienti, che vede come delle modelle da ritrarre.
Sharon fa la cassiera e ha coperto il quadrante dell'orologio con un cerotto, perchè più lo guardi, meno il tempo passa.
Poi c'è Barry, una specie di funambolo fallito delle due ruote che sta al banco insieme a Matt. Si divertono a mettere nei carrelli dei prodotti di bellezza i cui flaconi somigliano a dei simboli fallici, che le clienti apprezzano e comprano puntualmente.
Ben ha una teoria, che cioè il tempo non passi, ma al contrario, si fermi, come quando si preme "pause" sul telecomando. E in questo tempo congelato lui si muove liberamente, fino ad incontrare una ragazza che la sua immaginazione vede immobile davanti a sè. Ben si ricorda allora della sua infanzia e di una svedese alla pari che girava nuda per casa. Quel ricordo è il più bello della sua vita e non l'ha mai lasciato, tanto che il giovane tenta di riviverlo con le clienti del supermercato attraverso il disegno.
Poi basta uno schiocco di dita e il tempo riparte.