Nasrudin non amava le guerre ed era sempre riuscito ad evitarle con degli stratagemmi. Ma qualche volta capitava che alla casa del tè gli uomini iniziassero a raccontare le proprie smargiassate sull'ultima campagna. Quella sera un tizio raccontò d'aver disarcionato e ucciso sei cavalieri. Un altro, nonostante sanguinasse da tutte le parti, giurò d'aver lasciato sul campo di battaglia sette nemici. A star bene a sentire le loro bravate, sembrava proprio che la guerra fosse un divertimento.
"E tu" - chiese un soldato a Nasrudin - "che imprese ci racconti?"
"Ah, beh, io" - rispose Nasrudin - "una volta ho tagliato una gamba a un guerriero che era il doppio di me."
"Una gamba?" - fece l'uomo stupito - "e perchè non gli hai tagliato la testa?"
"Perchè quello l'aveva già fatto un altro poco prima" - rispose Nasrudin -