venerdì 9 settembre 2011

Nasrudin, sua figlia e la guardia del re

Quel giorno Nasrudin si stava godendo il fresco in riva al fiume, mentre la figlia infilzava l'esca all'amo, prima di lanciare la lenza in acqua. Improvvisamente alle loro spalle comparve una guardia che si rivolse alla bambina con questa durezza: "Non l'hai letto il cartello? Il re ha proibito a tutti i sudditi la pesca in questo tratto di fiume. Alzati, devi seguirmi in caserma."
"Ma io non stavo pescando" - si difese la ragazzina -
"Non prendermi in giro" - proseguì la guardia - "Non lo vedo che hai con te tutta l'attrezzatura necessaria? Avanti, alzati e seguimi."
A quel punto Nasrudin si rivolse all'uomo con queste parole:
"Se ti azzardi a portar via mia figlia ti denuncerΓ² per stupro."
"Per stupro? Ma se non l'ho neanche toccata" - ribattè la guardia -
"Naturalmente" - proseguΓ¬ Nasrudin - "perΓ² hai con te tutta l'attrezzatura necessaria per farlo."