giovedì 28 luglio 2011

Nasrudin e i vicini da fiuto

Quella sera Nasrudin si mise a letto senza aver cenato. Era freddo e sotto una coperta neanche troppo pesante si mise a pensare:
"Se solo avessi un po' di verdure, mi farei una bella zuppa calda profumata al cumino, così smetterei di tremare. La manderei giù tutta d'un fiato, poi mi addormenterei."
Nel dormiveglia il suo volto aveva raggiunto un'espressione estatica, quando qualcuno bussò alla porta. Andò ad aprire e si trovò davanti il figlio del vicino che dopo averlo salutato gli disse:
"Mia madre mi manda a chiedere se non ti avanza un po' di zuppa calda, dato che a noi resta solo un pezzo di pane."
Nasrudin si fece serio e rispose:
"E' incredibile. Con la fame avete sviluppato un olfatto tale che riuscite anche a fiutare i miei pensieri!"