lunedì 30 maggio 2011

Il figlio ribelle di Nasrudin

Alarì era il figlio ribelle di Nasrudin, quella che oggi chiameremmo la pecora nera. Non studiava, era rissoso, beveva troppi bicchieri per la sua età e si appropriava di oggetti che, secondo la sua versione, gli altri avevano sempre smarrito. Un giorno fu addirittura riconsegnato a Nasrudin da una guardia del re, dicendogli di fare attenzione, perchè se ci fosse stata una prossima volta, il figlio avrebbe conosciuto il carcere.
"Padre" - implorò Alarì con voce contrita - "non ho rubato il pane. Ho solo preso una pagnotta di nascosto."
"Ti capisco" - fu la risposta di Nasrudin - "vorrà dire che invece di rimanere chiuso nella stalla per quindici giorni, ci starai solo due settimane."