mercoledรฌ 23 settembre 2015

Diario Notturno 303

Se รจ vero che quello che pensiamo lo hanno giร  pensato altri e quanto scriviamo รจ giร  stato scritto, allora tutto รจ plagio. Anche leggere lo รจ, come lo รจ ascoltare musica o osservare. Attribuirsi cose non proprie per goderne e diffonderle รจ ugualmente plagio. Ma nessuno รจ cosรฌ originale da non avere dei precursori e parlare di unicitร  o di coincidenze รจ negare che l'imitazione sia connaturata all'uomo.
In letteratura, niente si copia tutto si riscrive e per nascondere al mondo le influenze non servono tecnica o esercizio, una buona digestione o del talento. Occorre stile, che รจ la cosa piรน difficile da acquisire. Si rubano frasi, idee, concetti, immagini, perfino sogni, ma non si puรฒ derubare qualcuno del suo stile perchรฉ รจ impossibile appropriarsi di una personalitร . 
Chi sottrae agli altri quello che gli manca va disprezzato non tanto perchรฉ รจ privo di riconoscenza ma per non essere riuscito a fare meglio dell'originale, per avere commesso un delitto inutile. Ma se il saccheggio รจ stato eseguito ad arte, come condannare chi plagiandoti ha migliorato il tuo lavoro? 


Maurizio Nannucci, All Art Has Been Contemporary, 1999/2000, neon lights.  Museum of Fine Arts, Boston