sabato 2 giugno 2018

Diario Notturno 405

Ho a lungo considerato la riflessione superiore all'azione perché davanti all'agilità della mente trovo che il corpo sia grossolano, impreciso. Ma mi è costato essere così. Ricordo i tempi del liceo quando una ragazza di cui ero innamorato e con cui dovevo fare un'arrampicata mi disse ironicamente che se fosse scivolata in un crepaccio non l'avrei salvata, mi sarei limitato a chiedere aiuto e a scrivere qualche considerazione brillante sull'ineluttabilità della vita.
Non so se iniziai gli studi di medicina perchΓ© quel sorriso sarcastico mi condizionΓ², ma quasi tutte le scelte che ho fatto in gioventΓΉ sono derivate dall'amor proprio ferito e dall'ammirazione che ho sempre avuto per quello che mi mancava.