mercoledì 25 aprile 2018

Cartolina da Parigi (Diario Notturno 401)

Dato che per riflettere bene su qualcosa bisogna allontanarsene, conoscere se stesso Γ¨ impossibile per l'uomo, capace di esistere soltanto come oggetto o coscienza dell'oggetto, ma non le due cose contemporaneamente. Evolutosi intorno a delle necessitΓ  pratiche, impostosi per avere trasformato dei balbettii in linguaggio, una volta trovatosi davanti all'inesprimibile si Γ¨ bloccato. Ignora cosΓ¬ il formarsi dell'atto di pensare, l'uso delle facoltΓ  rivolte su se stesse, la maniera di far coincidere essere e apparire. Troppo di parte per giudicarsi con obiettivitΓ , programmato per l'azione e non per l'autocritica, la sua fonte di apprendimento non Γ¨ l'introspezione, per la quale non ha alcuna vocazione, ma il pregiudizio. Inadatto a oltrepassare l'Io, il poco che sa di sΓ© lo deve alle sensazioni che gli procurano la malattia, il dolore o il sentirsi escluso, ma quello che ne ricava Γ¨ un'attribuzione temporanea di senso, un'eccezione spiacevole da ricordare o peggio ancora un'ingiustizia, visto che niente di quanto lo ferisce intimamente lo considera di sua responsabilitΓ .