Diario Notturno 290
Trovare uno sbocco sociale agli istinti inconfessabili è una scappatoia che la civiltà riserva ad alcuni disturbi mentali. Così un sadico passerà inosservato nei panni di un medico legale o di un impiegato al mattatoio, un pedofilo troverà rifugio nella carriera ecclesiastica e una ninfomane nell'industria a luci rosse. Ad alcune nature è stato concesso un universo personale, come quelle divinità dei poemi omerici che dopo aver commesso le azioni più torbide ricomparivano sulla pagina con aria indifferente. Ma come è possibile fare qualcosa fingendo di non accorgersi che se ne sta facendo un'altra? Per chi è capace di mentire a se stesso è un fenomeno normale. Al contrario di ogni altra patologia, gli effetti di una passione deviata non appaiono mai in relazione diretta con la sua genesi, anzi, il fine di tali finzioni consiste proprio nel gusto di far pensare ad un'origine socialmente utile, il più possibile lontana dalle intenzioni reali.
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Nir Arieli |