lunedì 11 febbraio 2013

Diario Notturno 194

Chi è capace di riflessioni profonde non ama la conversazione, predilige occupazioni solitarie come lo studio e la scrittura. Ma non appena avverte che la solitudine lo spinge verso la superbia e il rancore, per mitigare la sua condizione cercherà rifugio in Dio o nel Nulla.
Se le decisioni estreme in un carattere socievole sono dolorose, a chi è sempre vissuto ai margini non comportano sacrificio. Anzi, proprio perchè nell'isolamento si privilegia l'essere all'apparire, scegliendo la divinità troverà sollievo nella Mistica, mentre negandola consacrerà la vita al culto dell'Inesistente.

Mark Peckmezian