mercoledì 21 dicembre 2011

Diario Notturno 102

Quanto piΓΉ si Γ¨ ricchi culturalmente tanto piΓΉ il linguaggio Γ¨ coerente. Questo deriva dal fatto che tutto quello che abbiamo letto con attenzione lo riesprimiamo in modo quasi identico, seppure distinto a seconda dell'uso. CosΓ¬, quanti piΓΉ libri avremo divorato tanto piΓΉ facilmente incontreremo momenti simili a situazioni letterarie: stessi personaggi, contesti analoghi, caratteri sovrapponibili. Di conseguenza, avere la visione giusta o pronunciare una frase pertinente, avverrΓ  con una latenza brevissima, al pari di uno scacchista che sa prevedere in anticipo le mosse. E' come se la mente, a corto di idee, uscisse dall'impasse attingendo dal proprio archivio letterario e, per un improvviso automatismo, smettesse di riflettere cominciando a rievocare. Da qui l'impressione che discorsi spontanei e fluidi nell'esposizione, in realtΓ  ci siano suggeriti. Tutto quello che pensiamo Γ¨ giΓ  stato scritto e anche idee che consideriamo originali potrebbero essere arrivate a noi da un qualsiasi romanzo di Balzac.


JeanFrançois Rozier