Un giorno Nasrudin fece visita ad un amico d'infanzia che aveva fatto fortuna. Mentre stava attraversando il giardino della sua villa, un molosso mesopotamico alto quasi cinque spanne, lo affronta con la bava alla bocca e gli occhi fuori dalle orbite, pronto a sbranarlo. Nasrudin, terrorizzato, comincia ad indietreggiare di dieci, venti passi, fino ad arrivare con la schiena contro il muro di cinta. Vistosi perduto, chiude gli occhi e si porta le braccia al volto per proteggersi, quando, come per magia, compare il padrone di casa che, con un semplice battito di mani, calma la belva.
"Un cane che abbaia non morde mai, dovresti saperlo Nasrudin" - gli dice sorridendo l'amico -
"Tu lo sai che io lo so, amico mio" - replica Nasrudin - "ma il cane lo sa?"