giovedì 1 febbraio 2018

Diario Notturno 391

Per scoprire che opinione ho su un argomento devo prima di tutto esprimerla. In un certo senso non ho coscienza di quello che penso finchΓ© non mi leggo o mi ascolto. Mentre parlo, ho la sensazione di non dire qualcosa che sia mio e di vivere nell'attesa di conoscerlo. È come se la consapevolezza delle idee arrivasse in ritardo, al seguito di un'altra identitΓ  che le precede e le chiarisce.
Se il linguaggio gode veramente di questa autonomia, il pensiero in me ha solo la funzione di avvicinare il problema e intrattenerlo.