domenica 21 gennaio 2018

Diario Notturno 389

Uno dei limiti dell'uomo Γ¨ che puΓ² intuire senza riuscire a comprendere. CosΓ¬, di fronte alla stessa frase dΓ  letture differenti e in presenza di un fatto preciso tira conclusioni opposte. Se avesse una perfetta conoscenza di tutti i fenomeni che lo riguardano l'immortalitΓ  per lui sarebbe possibile, invece quel poco che sa calcolare Γ¨ niente davanti all'incalcolabile e quanto percepisce con i sensi Γ¨ insignificante se paragonato all'impercettibile. Nessuno Γ¨ mai riuscito a smascherare la realtΓ  nΓ© esiste chi puΓ² dirgli se il mondo ha avuto inizio da Dio o dal Caso, perchΓ© il pensiero, che deduce l'infinito dal finito e l'eterno dal mortale non oltrepassa l'idea del non-finito e del non-mortale. Tutto il resto lo immagina, lo ignora o viene persuaso dalla religione a crederlo.
Dato che avvenire e passato sono irreali in quanto il primo non si Γ¨ mai compiuto e l'altro Γ¨ giΓ  realizzato, quello che lo accomuna all'universo, al pari di un'onda o una meteora Γ¨ la presenza del corpo, solidale con lo spazio in cui si muove per il tempo della vita.