venerdรฌ 23 settembre 2016

Diario Notturno 343

Per comprendere l'indifferenza degli dei nei confronti dell'uomo basta partire dalla considerazione che chi ha un Tempo infinito davanti non presta attenzione al passato. I ricordi sarebbero per lui dei fatti curiosi, privi di ogni sacralitร , capaci di sorprenderlo ma estranei alla realtร  su cui posa ogni giorno lo sguardo. Quello che invece rattrista l'esistenza umana รจ la continua coscienza del vissuto. Chi riuscisse a liberarsene vivrebbe una sorta di eterno presente dove niente si conserva a lungo perchรฉ ciรฒ che avviene scivola presto nel nulla. 
Qualcosa di simile succede anche con il futuro. L'ansia svanisce non appena l'uomo realizza quanto inseguiva da tempo, ma con essa scompare pure il desiderio. Chi come la divinitร  ha invece l'eternitร  a disposizione non ha bisogno di prendere in considerazione l'avvenire. Per lei il dopo non esiste, c'รจ solo l'attimo e tutto quello che cade nell'attimo non puรฒ che essere adesso. Ma se il domani รจ ora, significa che presente e futuro coincidono. Proprio come si diceva prima per il passato.


Saigon 1975 :: Past and Present