venerdì 26 dicembre 2014

Diario Notturno 280

Dato che niente possiede il nome che gli diamo e tutto c'era giΓ  quando non avevamo ancora un significato da dargli, ne deriva che il mondo, oltre a un valore fisico ne ha anche uno linguistico. Ma questo ha fatto sΓ¬ che la realtΓ  si frammentasse in concetti, perchΓ© nessuno puΓ² affermare con certezza mentre passeggia in un cimitero e legge i nomi sulle lapidi, che esistere abbia un senso concreto e non sia piuttosto un'ipotesi o una fantasmagoria.
Allora a chi spetta educare l'uomo nel suo cammino? Alla Storia, alla Scienza, alla Religione o alla Filosofia? L'unica a fare progressi Γ¨ la Scienza, ma la sola che sappia trasmettergli insieme distacco e appartenenza Γ¨ l'Arte. Per questo, dalla nascita del teatro in poi, la vita viene avvertita come una commedia dalla gente comune, una tragedia da quella sensibile e una farsa da chi ha maturato la convinzione che tutto sia un gioco.


 Jonas Hafner