giovedì 13 novembre 2014

Diario Notturno 275

Mentre per la mente, la coscienza somiglia alla presenza di qualcuno dentro di noi, per la religione Γ¨ la presenza di Dio in noi. Almeno in questo verrebbe voglia di dar ragione ai credenti: nonostante le sofferenze, quasi tutti trovano la vita degna di essere vissuta. Ma ostinarsi ad esistere contro l'evidenza, significa che nessuno ha posto un limite al dolore. La sopravvivenza della nostra specie non passa soltanto per l'istinto di conservazione, ma anche attraverso il timore dell'autodistruzione. Infatti, sarebbe stato pericoloso per la divinitΓ  donare all'uomo la libertΓ  di uccidersi, senza avergli al tempo stesso fornito la consapevolezza di non meritarsela. 

DeAnn Desilets