venerdì 17 giugno 2011

Valerio Magrelli

Io abito il mio cervello
come un tranquillo possidente le sue terre.
Per tutto il giorno il mio lavoro
Γ¨ nel farle fruttare,
il mio frutto nel farle lavorare.
E prima di dormire
mi affaccio a guardarle
con il pudore dell'uomo
per la sua immagine.
Il mio cervello abita in me
come un tranquillo possidente le sue terre.